Santuario di Santa Maria Assunta

La Chiesa dell'Assunzione di Maria, è un Santuario dedicato a Santa Maria Assunta chiamato anche santuario della Madonna di Bresimo. Si trova a in località Baselga.

La chiesa dell'Assunzione di Maria, anche chiamata Santuario di Santa Maria Assunta o ancora Santuario della Madonna di Bresimo si trova a in località Baselga. © Comune di Bresimo - Creative Commons Attribution 4.0 International (CC BY 4.0)

Descrizione

Santuario

Storia ed evoluzione architettonica

E’ di origine altomedioevale romanica, ma la prima citazione esplicita riferita al santuario si trova su documenti che risalgono al 1324.

Per decisione della nobile famiglia degli Altaguardia tra il 1335 e il 1338 il primitivo edificio venne ricostruito secondo il gusto del tempo e subito dopo consacrato.

Nella seconda metà del XV secolo vennero erette la torre campanaria e la nuova sacrestia poi, su commissione di Filippa D'Arco e Baldassarre Thun, durante il XVI secolo , fu edificata la cantoria e l'intero edificio fu oggetto di rimaneggiamenti che gli fecero assumere la forma che ci è pervenuta.

Gli stemmi d’Arco e Thun sono replicati in pittura sulle chiavi lapidee delle nervature della volta presbiteriale e sulla lastra tombale, posta in memoria di Filippa d’Arco murata nella controfacciata alla sinistra di chi entra, nel 1493.

Le  pareti della navata furono arricchite di un ciclo di affreschi ispirati alla Piccola Passione di Albrecht Dürer e vennero costruiti i nuovi altari in legno intarsiato e policromo, consacrati nel 1538.

Ottenne la dignità curiaziale e la concessione del fonte battesimale nel 1550.

All’esterno della chiesa una targa ricorda l’importanza del Santuario dichiarato Monumento Nazionale e le principali opere artistiche presenti all’interno dello stesso.

Informazioni!

  • Per conoscere gli orari delle sante messe contattare l'Uni tà Pastorale(vedi punto di contatto).
  • Durante l'anno l'Associazione Associazione Anastasia Val di Non (vedi punti di contatto) organizza delle visite guidate alla Chiesa. 

Modalità di accesso

L'accesso non presenta barriere architettoniche.

Indirizzo

Ulteriori informazioni

Le opere artistiche più significative, all'interno del Santuario.

Gli affreschi della navata.

 

La navata è decorata splendidamente alle pareti da affreschi cinquecenteschi ispirati in diciotto scene, testimonianza della ricezione dei modelli grafici della Kleine Passion  di Albrecht Dürer.

Gli affreschi si basano sulla Kleine Passion, una serie di 37 xilografie pubblicata da Dùrer nel 1511 e sono stati riferiti ad un pittore di cultura tedesca.

Le pitture furono scialbate nel XIX secolo e sono state riportate alla luce nell'ambito degli interventi di restauro del 1946 e successivamente restaurate nel 2001.

Cosa raffigurano

Partendo a destra dell’arco santo, troviamo, quale prima scena del ciclo, il Cristo dolente, già frontespizio nell'edizione düreriana.

Sulla parete meridionale sono raffigurati il Peccato originale, la Cacciata dei Progenitori, l’Annunciazione, la Natività, l’Entrata in Gerusalemme e la Cacciata dei mercanti dal tempio.

Le cinque scene riportate sulla parete della cantoria rappresentano

  • Cristo che si congeda dalla madre;
  • l'Ultima cena, ovvero l'unica scena non desunta dalla Kleine Passio, ma rappresentata "secondo un’'iconografia medievale e quattrocentesca, con l'apostolo Giuda al di qua della tavola";
  • Cristo nell'orto degli ulivi;
  • il Tradimento di Giuda;
  • Cristo dinnanzi a Caifa;

La parete settentrionale presenta Cristo dinnanzi a Pilato; Cristo flagellato; Cristo schernito; la Salita al Calvario e la Crocifìssione.

Chiude il ciclo, a sinistra dell’arco santo, il Cristo risorto.

L'altare Maggiore.

L'altare maggiore, opera d’intaglio locale del secolo XVII, è affiancato da statue raffiguranti San Gioacchino e Sant'Anna e presenta una pala raffigurante la Vergine col Bambino fra angeli e i Santi Romedio e Pietro Martire, realizzata da un ignoto pittore trentino del Seicento.

Dietro a questa pala si trova entro una nicchia una statua della Vergine accompagnata da angeli musicanti, databile, nonostante le successive manomissioni, al XV secolo, ritenuta miracolosa e particolarmente venerata in caso di siccità, da cui l’appellativo di Madonna della pioggia.

Datato 1641, il paliotto raffigura una Presentazione al tempio nelle forme di un evento contemporaneo. Sulla cimasa è invece ospitato un dipinto raffigurante la Vergine in trono fra i Santi Domenico e Caterina.

Il Flùgelaltar -“Altare dei Conti-

 L’altare si trova nel presbiterio, alla destra dell’altare maggiore, in riferimento all’entrata. E’ stato nominato “Altare dei Conti” poiché fu commissionato da Bernardino Thun e Brigida d’Arsio fra il 1504 e 1508  e proviene dall’ antica, cappella del Castello di Altaguardia. E’ in legno ed è costituito da una mensa con paliotto dipinto nel 1508, rappresentante S. Bartolomeo sulla sinistra, Maria e il Bambino Gesù, S. Caterina.

Le tre figure sono in piedi, mentre inginocchiate vi sono le figure di Bernardino Thun e Brigida d'Arsio con gli stemmi nobiliari ai lati. Sopra a muro è poggiante l'ancona ad armadio con predella, che aveva scolpito a bassorilievo il velo della Veronica col Volto di Cristo retto da due angeli.

Il bassorilievo e la statua della Madonna e dei Santi Caterina e Bartolomeo e i due angioletti all'interno delle portelle sono stati rubati nell'ottobre 1979, insieme ad altre due statue di santi dell'altare maggiore.

Oggi le nicchie sono vuote e le immagini fotografiche indicano al loro posto la bellezza di queste opere di scuola tedesca tiro lese cinquecentesca.

Rimangono tuttavia i dipinti delle portelle, di grande interesse e di ottima scuola tedesca; essi hanno quattro figure di santi, sull'esterno S. Sebastiano a sinistra e S. Rocco a destra, nell'interno S. Cristoforo e S. Fabiano.

Le opere artistiche più significative, all'esterno del Santuario.

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